sabato 31 gennaio 2015

Mappe concettuali con... CMAPS!

Chi come me utilizza le mappe concettuali  per studiare e/o ripassare alzi la mano!
Le mappe, che ahimè non sono quelle del tesoro, sono a mio avviso un valido strumento per orientarsi meglio nello studio e per organizzare le idee.
Ne sono venuta a conoscenza alle elementari, quando a turno, finivamo alla lavagna  per crearne una che, a detta della mia maestra “ ci avrebbe facilitato lo studio”.
Di anni ne sono passati ma il vizio di schematizzare è rimasto e, tutt’ora utilizzo questo metodo.
Ma una mappa concettuale non è altro che uno schema grafico attraverso cui sintetizzare e memorizzare una materia di studio, evidenziando i concetti chiave. Semplice vero??!!!


Lo è ancor di più se ci si avvale di software come Cmaps che facilitano le cose…


È un software di facile utilizzo, basta solo prenderci la mano!

sabato 20 dicembre 2014

Libri VS App!

Abbiamo le case invase da libri (ben venga!), un po’ meno contente saranno le mamme che tutti quei libri dalla polvere devono liberare…
Il ciclo d vita di un libro cartaceo per bambini è davvero breve. 
Sono spesso libri grandi, colorati e dalle dimensioni imponenti, tanto che queste caratteristiche non permettono di portarli dietro. 
Ed anche per questo, le occasioni di lettura per i bambini fuori casa non sono così tante.
Ma nell’ era 2.0, anche a questo c’è rimedio!
Le numerose App-Libro, permettono al bambino di “seguirlo” nelle fasi di avvicinamento all’ amore per la lettura (geniale No?!!).
Pur restando un' amante del cartaceo, ho dato un’occhiata alle tante app-libro, ce ne sono a disposizione davvero un’infinità, da quelle a pagamento a quelle gratuite, modellabili sulle esigenze dei bambini, dal neonato all’ età scolare, ricche di effetti e musiche che rendono accattivante la lettura e catturano l’attenzione. 
Una libreria a portata di click e senza polvere! :D

Ti Racconto una fiaba” è una di queste. 


Raccoglie al suo interno circa 1000 fiabe, le quali sono suddivise in video-fiabe, audio fiabe con o senza sottotesti e che addirittura consente di registrare la propria voce e di riascoltarla.
Chissà cosa direbbero i Fratelli Grimm, nel vedere le loro storie su uno smartphon o su un tablet! ;-)

Non mi resta che auguravi buona AppLettura!!


martedì 4 novembre 2014

Il web come…la Boqueria!




Ebbene si, il web per me è proprio come il mercato della Boqueria di Barcellona! 

Chiunque di voi sia stato a BarÇa non può non aver visitato la Boqueria!
Premetto di avere una “simpatia” particolare per la capitale catalana, sarà perché sono stata sua ospite per 6 mesi grazie ad una delle esperienze più belle che ho fatto, l’ erasmus!
Raggiungere La Boqueria è quasi come cercare qualcosa su Google, molto semplice! Basta cioè passeggiare lungo la strada più famosa della città, la Rambla, così come per accedere al web e per essere connessi basta un pc, un tablet, uno smartphone!

                                          


E come con il web che una volta scoperto pare non se ne possa fare più a meno, per la Boqueria non basta visitarla una volta sola…l’esplosione di colori e profumi, la tanta gente autoctona e non che chiacchierando scambia informazioni d’ogni tipo, e poi la frutta, lo Jamón ed i dolci disposti sui banchi con un rispetto della cromaticità in un ordine quasi maniacale.


Certo come ogni cosa ha i suoi lati negativi: e quindi se sul web bisogna stare attenti alle tante truffe, a tutelare la propria privacy, alla Boqueria bisogna stare attenti a che non sparisca il portafogli.


 Basta fare solo un pò d'attenzione! ;-)




sabato 25 ottobre 2014

I diritti del nativo digitale

"...I bambini hanno il diritto a non essere lasciati soli davanti a uno schermo e ad essere tutelati dagli abusi sulla privacy online, ma anche il diritto ad usare in modo creativo le tecnologie e connettersi ai contenuti migliori che la Rete può offrire..." 
Ecco i 10 principi che genitori, educatori e insegnanti dovrebbero tenere presente affinchè le giovanissime generazioni sfruttino al meglio i nuovi media senza esserne sopraffatte.
Realizzato dal Centro Studi Erickson e patrocinato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza come veicolo di sensibilizzazione su queste tematiche.


                                           
Video promosso e diffuso dal Centro Studi Erickson 

https://www.youtube.com/watch?v=YWg-d8WPXk0

mercoledì 15 ottobre 2014

In quale categoria della scala Forrester io mi colloco?

Mi è stato chiesto di descrivere il mio rapporto con il web utilizzando come metro valutativo la scala Forrester.

Gli indicatori che questa scala propone sono:

1- Creatori, quelli che pubblicano online creando blog, pagine web, etc…
2- Partecipanti critici che commentano e discutono online;
3-Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere;
4- Partecipanti che usano social network;
5- Lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online;
6- Inattivi.

La domanda che mi sono posta è: in quale di queste sei categorie io mi colloco?

Per darmi una risposta precisa, ho cominciato a riflettere su come, quando e quanto io utilizzi internet.

E la risposta che mi sono data non è stata poi così scontata. 

In un primo momento l’associazione web/Manuela mi è parsa distante, poiché ritenevo tale l’utilizzo sporadico che facevo di internet dal pc.

Avevo non considerato, probabilmente per la familiarità che ognuno di noi ha col proprio smartphone, che sono connessa col web molte più volte di quanto pensassi.
Mi sono accorta che facebook, instagram, google, gmail, youtube e da ora il mio blog, che sia per necessità, per curiosità, per noia o per relax, sono sempre a portata di click… anzi a portata di touch!

Quindi le categorie della scala Forrester a me più congeniali sono la quinta (lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online) la quarta (partecipanti che usano social network)  e la terza (partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere, ad esempio le foto). 
Mi sto piano piano immedesimando nel ruolo di blogger e spero quanto prima di rientrate al più presto nelle prime due categorie;)


P.S. Il web è la nuova frontiera, ma sul Kindle il profumo delle pagine di un buon libro non è lo stesso.;-)



Perché il blog il cestino dei tesori?

Perché il blog il cestino dei tesori?

L’idea nasce innanzitutto da un’attività ludica rivolta ai bambini da sei a dieci mesi e che ha come obiettivo quello di sviluppare in questi l’aspetto sensoriale.

Sono venuta a conoscenza di questo gioco durante un corso formativo per educatori della prima infanzia. Nel momento in cui ho deciso di aprire questo blog, mi è piaciuta l’idea del rimando al Cestino dei tesori.

Il nome potrebbe ingannarvi! Non vi aspettate di trovare in questo blog oro, pietre preziose o monete…


Se ho solleticato la vostra curiosità, vi consiglio di sfogliare il libro di Elinor Goldshmied dal titolo “Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell'ambiente del nido”.