Mi è stato chiesto di descrivere
il mio rapporto con il web utilizzando come metro valutativo la scala Forrester.
Gli indicatori che questa scala
propone sono:
1- Creatori, quelli che pubblicano online creando blog, pagine web, etc…
2- Partecipanti critici che commentano e discutono online;
3-Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere;
4- Partecipanti che usano social network;
5- Lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online;
6- Inattivi.
1- Creatori, quelli che pubblicano online creando blog, pagine web, etc…
2- Partecipanti critici che commentano e discutono online;
3-Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere;
4- Partecipanti che usano social network;
5- Lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online;
6- Inattivi.
La domanda che mi sono posta è:
in quale di queste sei categorie io mi colloco?
Per darmi una risposta precisa,
ho cominciato a riflettere su come, quando e quanto io utilizzi internet.
E la risposta che mi sono data non
è stata poi così scontata.
In un primo momento l’associazione
web/Manuela mi è parsa distante, poiché ritenevo tale l’utilizzo sporadico che
facevo di internet dal pc.
Avevo non considerato,
probabilmente per la familiarità che ognuno di noi ha col proprio smartphone,
che sono connessa col web molte più volte di quanto pensassi.
Mi sono accorta che facebook, instagram,
google, gmail, youtube e da ora il mio blog, che sia per necessità, per curiosità,
per noia o per relax, sono sempre a portata di click… anzi a portata di touch!
Quindi le categorie della scala
Forrester a me più congeniali sono la quinta (lettori simpatizzanti che
leggono, sentono e visionano contenuti online) la quarta (partecipanti che
usano social network) e la terza (partecipanti
collezionisti che collezionano contenuti di vario genere, ad esempio le foto).
Mi sto piano piano immedesimando nel ruolo di blogger e spero quanto prima di
rientrate al più presto nelle prime due categorie;)
P.S. Il web è la nuova frontiera,
ma sul Kindle il profumo delle pagine di un buon libro non è lo stesso.;-)
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