sabato 25 ottobre 2014

I diritti del nativo digitale

"...I bambini hanno il diritto a non essere lasciati soli davanti a uno schermo e ad essere tutelati dagli abusi sulla privacy online, ma anche il diritto ad usare in modo creativo le tecnologie e connettersi ai contenuti migliori che la Rete può offrire..." 
Ecco i 10 principi che genitori, educatori e insegnanti dovrebbero tenere presente affinchè le giovanissime generazioni sfruttino al meglio i nuovi media senza esserne sopraffatte.
Realizzato dal Centro Studi Erickson e patrocinato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza come veicolo di sensibilizzazione su queste tematiche.


                                           
Video promosso e diffuso dal Centro Studi Erickson 

https://www.youtube.com/watch?v=YWg-d8WPXk0

mercoledì 15 ottobre 2014

In quale categoria della scala Forrester io mi colloco?

Mi è stato chiesto di descrivere il mio rapporto con il web utilizzando come metro valutativo la scala Forrester.

Gli indicatori che questa scala propone sono:

1- Creatori, quelli che pubblicano online creando blog, pagine web, etc…
2- Partecipanti critici che commentano e discutono online;
3-Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere;
4- Partecipanti che usano social network;
5- Lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online;
6- Inattivi.

La domanda che mi sono posta è: in quale di queste sei categorie io mi colloco?

Per darmi una risposta precisa, ho cominciato a riflettere su come, quando e quanto io utilizzi internet.

E la risposta che mi sono data non è stata poi così scontata. 

In un primo momento l’associazione web/Manuela mi è parsa distante, poiché ritenevo tale l’utilizzo sporadico che facevo di internet dal pc.

Avevo non considerato, probabilmente per la familiarità che ognuno di noi ha col proprio smartphone, che sono connessa col web molte più volte di quanto pensassi.
Mi sono accorta che facebook, instagram, google, gmail, youtube e da ora il mio blog, che sia per necessità, per curiosità, per noia o per relax, sono sempre a portata di click… anzi a portata di touch!

Quindi le categorie della scala Forrester a me più congeniali sono la quinta (lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti online) la quarta (partecipanti che usano social network)  e la terza (partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere, ad esempio le foto). 
Mi sto piano piano immedesimando nel ruolo di blogger e spero quanto prima di rientrate al più presto nelle prime due categorie;)


P.S. Il web è la nuova frontiera, ma sul Kindle il profumo delle pagine di un buon libro non è lo stesso.;-)



Perché il blog il cestino dei tesori?

Perché il blog il cestino dei tesori?

L’idea nasce innanzitutto da un’attività ludica rivolta ai bambini da sei a dieci mesi e che ha come obiettivo quello di sviluppare in questi l’aspetto sensoriale.

Sono venuta a conoscenza di questo gioco durante un corso formativo per educatori della prima infanzia. Nel momento in cui ho deciso di aprire questo blog, mi è piaciuta l’idea del rimando al Cestino dei tesori.

Il nome potrebbe ingannarvi! Non vi aspettate di trovare in questo blog oro, pietre preziose o monete…


Se ho solleticato la vostra curiosità, vi consiglio di sfogliare il libro di Elinor Goldshmied dal titolo “Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell'ambiente del nido”.